#scala d'oro
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Palazzo Ducale (Venice, Italy)
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Storia Di Musica #381 - Blondie, Parallel Lines, 1978
La storia del sestetto rock di oggi è di quelle famose. Nasce infatti dall'incontro artistico e sentimentale tra Deborah Harry, di lì a poco per tutti Debbie, e Chris Stein. Tutti e due hanno esperienze musicali precedenti: Harry ha cantato nei First National Unaphrenic Church And The Bank (che nome!) e poi nel gruppo folk rock dei Wind In The Willows, fino al 1968. Stein nel 1967 con il suo gruppo dei First Crow To The Moon fa da spalla nientemeno ai mitici Velvet Underground al Gymanasium di New York. Nel 1973, dopo vari tentativi, mettono su una band con Billy O'Connor alla batteria, Fred Smith al basso e due coriste bionde. Il primo nome che scelgono è The Stilettos, poi trasformato in Blondie in chiaro riferimento all'aspetto e al carattere della cantante. Dopo un po' si aggiunge Ivan Kral alla chitarra, ma dopo pochi mesi Kral va a formare il Patti Smith Group e Smith entra stabilmente nei Television. Nel 1975 la formazione cambia: alla batteria Clem Burke, alle tastiere Jimmy Destri e il bassista Gary Valentine. Iniziano a suonare stabilmente in quel locali che faranno la storia della new wave newyorkese: il Max's Kansas City, e il CBGB's tanto che il primo album, Blondie, è quasi un seguito del piccolo culto che hanno come band dal vivo. Non è un grande successo, tanto che Valentine lascia e arrivano Fran Infante e Nigel Harrison, rispettivamente alla chitarra e al basso. Il sestetto storico è così formato e arriva il primo grande successo: in Gran Bretagna, che li adotta come la nuova sensazione della musica post punk, Denis Denis (cover di un brano del 1963, Denise, del gruppo doo-woop Randy & The Rainbows) scala le classifiche europee ai posti più alti, e insieme al conturbante secondo singolo, (I'm Always Touched by Your) Presence, Dear, portano Plastic Letters ad essere uno dei dischi più venduti del 1977. Oltre ciò è qui evidente il distacco dal grezzo post punk degli esordi verso un suono più vario pronto a ricevere gli impulsi degli stili che stavano nascendo e ribaltando la scena del punk.
Tutto è pronto per il grande salto, che avviene grazie al lavoro in produzione di Mike Chapman, produttore australiano che in quei mesi non stava sbagliando un disco con i Sweet, Suzi Quatro, Smokie. Il titolo Parallel Lines (1978) è fuorviante dal punto di vista musicale, visto il perfetto incrocio di stili che lo rende uno dei dischi più belli della seconda metà degli anni '70 e anticipatore di quello che negli anni seguenti arriverà.
Hanging On The Telephone apre il disco: è un'altra cover azzeccatissima, in questo caso dei Nerves, gruppo di culto californiano guidato da Jack Lee, che Debbie e Chris scoprirono grazie alla segnalazione di un loro grande ammiratore: Jeffrey Lee Pierce, presidente del Blondie Fan Club di LA e futuro leader dei Gun Club. Il secondo brano è uno di quei pezzi che entranno nella storia della musica: il riff di One Way Or Another, ideato dal bassista Nigel Harrison e suonato dall'altro chitarrista, Infante, è uno dei brani con cui Harry ribalta i ruoli tradizionali delle canzoni: oltre allo sfrontato "I'm gonna getcha getcha getcha getcha", la Harry ci racconta di essere stata vittima di stalking da parte di un suo ex-fidanzato. Picture This è l'unico brano scritto dal trio Harry-Stein-Destri (che avevano scritto il precedente Plastic Letters), impreziosito da uno splendido assolo di Infante; anche in questo caso Il testo è particolarmente allusivo ed esplicito, dato che per esempio "I will give you my finest hour/ The one I spent watching you shower" è un capovolgimento dei ruoli, per una volta è la donna a guardare l'uomo, che diventa così l'oggetto sessuale.
Fade Away And Radiate è un grande omaggio all'epopea di Hollywood dei tempi d'oro, con ricordo fiammeggiante di James Dean ("dusty frames that still arrive/ die in 1955") e che parla dell'infatuazione per le star scomparse del cinema. Questa canzone contiene anche una storia autobiografica di Debbie Harry: nata nel 1945, adottata quando aveva pochi mesi da una famiglia del New Jersey, da bambina si era autoconvinta che Marilyn Monroe fosse la sua vera madre. Nel braano è ospite Robert Fripp, con la sua chitarra inconfondibile, e che fu sostenitore della band e con cui suonò in diversi concerti. Pretty Baby è deliziosa gemma pop dal gusto retrò dedicata alla giovanissima Brooke Shields, che nel film omonimo Pretty Baby di Louis Malle comparve nuda in una scena a 11 anni (il film era la storia di una bambina prostituta nella New Orleans di inizio 1900). Sunday Girl, una delle maggiori hit inglesi del 1979, si apre con una quasi impercettibile citazione di Be My Baby delle Ronettes e leggenda vuole che Chris Stein l'abbia scritta per rincuorare una rattristata Debbie in seguito alla scomparsa del loro gatto che si chiamava Sunday Man. Manca un altro brano leggendario: Heart Of Glass nasce nel 1975 con il provvisorio titolo di Once I Had A Love (Aka The Disco Song) e fu proposta dal duo Harry \ Stein a Chapman per finire il disco. Perfetta nel suo ammiccare sia all'elettronica che alla disco, con il meraviglioso lavoro ritmico di Burke, Harrison e Destri, il brano diviene di culto e scaraventa la band al successo globale.
Debbie Harry diviene una icona della musica, e non solo: sex symbol (già modella per Playboy) reciterà in due lavori del regista Amos Poe, Unmade Beds del 1977, sorta di rifacimento di A Bout De Souffle di Godard, e The Foreigner, nel 1978. La band resiste altri due anni, con un buon disco, Eat To The Beast, che ha altre grandiose in Dreaming, Atomic e Union City Blue e nel 1980, con la produzione di Giorgio Moroder, Call Me, colonna sonora di American Gigolo con Richard Gere, li porta al livello più alto di notorietà. Eppure il meccanismo è fragile, complice anche una rara malattia di Stein, che li porta allo scioglimento. Si riformeranno con un certo clamore nel 1999, con No Exit, che frutta un'altra hit mondiale, Maria.
Parallel Lines rimane un disco che raccoglie nel momento giusto certe sensazioni che aleggiavano nell'ambiente musicale: la spinta non più decisiva del punk, i nuovi suoni elettronici e l'arrivo prorompente della disco music. Fu merito di una capacissima cantante bionda ad esprimerlo così bene.
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Io comunque debolissima per Riccardo che tiene la bici di diamanti sulla scala e il leone d'oro di Sanremo in una teca
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... And as we wind on down the road Our shadows taller than our soul. There walks a lady we all know Who shines white light and wants to show How everything still turns to gold. And if you listen very hard The tune will come to you at last. When all are one and one is all To be a rock and not to roll. And she's buying a stairway to Heaven.
E mentre andiamo avanti per la nostra strada La nostra ombra è più alta della nostra anima Lì cammina una signora che tutti conosciamo, Che brilla di luce bianca e vuole mostrare Come tutto diventa d'oro. E se ascolti molto attentamente alla fine la melodia arriverà a te. Quando tutti sono uno e uno è tutto per essere una roccia e non rotolare. E lei sta comprando una scala per il Paradiso.
Led Zeppelin - Stairway To Heaven (Live at Earls Court 1975)
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ANDREA BRANZI_CIVILIZATIONS WITHOUT JEWELS HAVE NEVER EXISTED
La figura di Andrea Branzi è piuttosto originale : architetto, designer, studioso, animatore culturale è stato tutto questo o forse niente di tutto questo specificatamente, ma certamente la sua carismatica figura ha lasciato un originalissimo e indelebile segno nel mondo delle arti visive. Mi piace ricordarlo anche come curatore di mostre e, di una tra le più particolari per concezione che mi sia capitato di visitare in Italia e fuori d’Italia, ovvero “Neo Preistoria. 100 verbi”, tenutasi alla Triennale di Milano nella primavera del 2016 (con Kenya Hara): un’esposizione di oggetti di autori anonimi che hanno fatto la storia dell’umanità. Branzi fu anche “compasso d’oro” alla carriera nel 1987, ma certamente più che un designer, penso sia stato un poeta degli oggetti (creati da lui o da altri poco importa). La piccola, ma puntuale mostra di 10 Corso Como Gallery, intitolata “Civilizations without jewels have never existed”, merita certamente una visita. Non ci sarebbe civiltà senza gioielli: questo presupposto pone l’attenzione sulla dimensione antropologica della vita e sui suoi valori segreti e immateriali di cui il gioiello, nel suo significato culturale e simbolico, è ancora portatore. E i gioielli di Andrea Branzi sono davvero inconsueti, ma soprattutto hanno qualcosa di ancestrale, legato ad un mistero “essenziale” e non al semplice capriccio del suo creatore. Mi torna in mente un trucco dei vecchi lupi di mare per vedere nel buio della notte, ovvero quello di non guardare avanti mentre si naviga, ma di fissare un punto nel vuoto leggermente laterale e ciò permette di intuire visivamente quello che sta loro di fronte. Nello stesso modo, per interiorizzare la bellezza di questi gioielli, questi si possono contemporaneamente anche ammirare nelle fotografie di Malou Swinnen che accompagnano (e commentano) l’oggetto, in particolare quelli della serie “Silver & Gold”. Inutile nascondere che nella ricerca dell’artista c’è qui, ma anche nelle altre produzioni di oggetti e arredi, una rottura decisa con quella teoria del disegno razionalista che discende in via diretta dalla Bauhaus: ghirlande d'oro e d'argento, corone e collane scintillanti sono i gioielli che ornano il corpo umano in un paesaggio, esaltandone l'aura con foglie ed elementi naturali e sottolineando la dimensione mistica dell'ornamento, nel suo significato primordiale di mezzo per avvicinare l'uomo al divino e che appartiene più alla cultura antropologica che a quella orafa. Lo stesso discorso vale per gli oggetti ibridi della serie Wood and Stones del 1995, che si modellano in forme archetipiche delle arti applicate in Silver and Wood del 1996, con i bizzarri servizi da té divenuti ben presto pezzi da museo. Presenti in mostra anche poltroncine e sedie della celebre serie di sedute Domestic Animals degli anni 1983-85. Tra gli oggetti in scala monumentale, le opere “Trees & Stones” presentate nel 2012 a New York nell'omonima mostra alla Friedman Benda Gallery, tra cui è qui esposta Stones 2A, tronchi e pietre, nella loro unicità di oggetti naturali. Molto spesso è lo sguardo contemplativo dell’artista a creare oggetti d’arte che hanno già lo statuto di oggetti, ma che vengono elevati ad opere vere e proprie , grazie alla intenzionalità dell’artista stesso che sembra indicarceli. Su scala urbana, Branzi studia il rapporto tra arti applicate e città fin dalla fine degli anni Settanta, e quindi dobbiamo ricordare il “Grande Vaso” a Gand del 1999 del quale è presentata qui una versione piuttosto grande, costituita da due vasi di colore blu e giallo, basati su un gioco di corrispondenze e scale diverse. In “Domestic Animals” del 1983-1985 Branzi gioca con la smaterializzazione degli spazi cittadini, dimostrando un certo eclettismo. Una mostra di un artista affascinante e multiforme ed assolutamente fuori dagli schemi. Da tutti gli schemi.





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Filastrocca solitaria, voglio fare un castello in aria: più su delle nubi, più su del vento un castello d'oro e d'argento. Con una scala ci voglio salire per sognare senza dormire e su un cartello farò stampare: ���Le cose brutte non possono entrare…” O filastrocca solitaria, si starà bene, lassù in aria: ma se un cartello scritto così lo mettessimo anche qui? Gianni Rodari - “Il castello in aria” art on Pinterest ************************** Lonely nursery rhyme, I want to build a castle in the air: higher than the clouds, higher than the wind a castle of gold and silver. I want to climb up with a ladder to dream without sleeping and on a sign I will have printed: “Bad things cannot enter…” Oh lonely nursery rhyme, it will be nice, up there in the air: but what if we put a sign written like that here too? Gianni Rodari - “The Castle in the Air” art on Pinterest
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La Scala d'Oro del Palazzo Ducale di Venezia, Veneto, ITALIA
#scala#scale#staircase#gradas#golden#dorate#oro#dorado#palazzo ducale#ducal palace#palacio ducal#venezia#venice#venecia#italia#italy#europe#europa
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Улица Светланская с Золотого моста, крыши ближайших же зданий у моста со стороны центра:
- Первый от моста памятник архитектуры коммунаци 30-х годов. Четырёхэтажный жилой дом состоит из двух объёмов - углового, Г-образного в плане, оформляющего угол улиц Светланской и Пушкинской, и прямоугольного выдвинутого вверх по рельефу вдоль Пушкинской. Угол дома, место соединения двух объёмов ибоковые крылья решены в виде выступающих вперёд ризалитов с угловыми лоджиями, раскрытыми с двух сторон и обрамлёнными крупными арочными проёмами, придающими постройке характерный, запоминающийся «южный», приморский облик. Межоконные простенки расчленены пилястрами. Карниз завершён широким парапетом, увенчанным изящными
декоративными вазами. Здание имеет секционную планировочную структуру с 2-хи 3-х комнатными квартирами,
группирующимися вокруг лестничной
клетки.
Архитектор: А.Л. Заседателев.
Построен в 1939 г.
- за ним Доходный дом Унжакова
Year created 1909 г. Светланская улица, 59.
Владивосток, Приморский край, Дальневосточная республика.
Via Svetlanskaja dal Ponte d'Oro, tetti degli edifici più vicini al ponte dal centro:
- Il primo monumento architettonico degli communazi anni '30 visto dal ponte. L'edificio residenziale di quattro piani è costituito da due volumi: uno angolare, a forma di L, che incornicia l'angolo tra le vie Svetlanskaja e Pushkinskaja, e uno rettangolare che si estende verso l'alto lungo il rilievo lungo Pushkinskaja. L'angolo della casa, l'incrocio dei due volumi e le ali laterali sono progettati a forma di avancorpi sporgenti con logge angolari, aperti su entrambi i lati e incorniciati da ampie aperture ad arco, che conferiscono all'edificio un caratteristico e memorabile aspetto "meridionale", marittimo. I pilastri tra le finestre sono divisi da lesene. Il cornicione è completato da un ampio parapetto, coronato da eleganti vasi decorativi. L'edificio ha una pianta sezionale con appartamenti di 2-3 stanze, raggruppati attorno al vano scala.
Architetto: A.L. Zasedatelev. Costruito nel 1939
- dietro di esso si trova il condominio Unzhakov
Anno di costruzione: 1909, via Svetlanskaya 59.
Vladivostok, Territorio del Litorale, Repubblica dell'Estremo Oriente.
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Fiori e felicità
Nella Festa della mamma, i fratelli Cesoia, Edward ed Ella, vogliono mostrare a tutti quanto amano la loro mamma, Elsa Cesoia, progettando siepi uniche, creative e realizzate con maestria. I fratelli faranno a gara per realizzare un bellissimo capolavoro con le siepi per la loro mamma.
L'evento si sbloccherà al livello 12. Sullo schermo comparirà un invito pop-up a partecipare all'evento Fiori e felicità. Per accedere all'aggiornamento potrebbe essere necessario forzare la chiusura del gioco o riavviare il dispositivo.
Tocca il Giardino delle siepi. per dare il via alla caratteristica!
L'evento Spettacolo per l'anniversario di FarmVille è composto da 2 fasi. La prima fase inizia 7 maggio e termina il 13 maggio 2025. La seconda andrà dal 14 al 20 maggio 2025. Avrai 12 giorni di tempo per completare le 2 fasi e vincere le ricompense!
Vinci l'oro in una delle due fasi per ottenere l'aiutante permanente Fior Carissa. Se vinci l'oro in entrambe le fasi, riceverai l'aiutante permanente Fior Cherie!
Ricompense della classifica
Ottieni fantastiche ricompense raggiungendo uno dei primi tre posti in classifica.
Fase 1
Nessun trofeo: 5 lamponi, 5 pezzi di cuoio pregiato
Bronzo: 1 bollino d'argento, 1 chiodo del granaio, 5 guanti dorati
Argento: 2 bollini d'oro, 2 lucchetti, 10 chiavi, 1 spilla Uovolosa
Oro: aiutante permanente Fior Carissa
Fase 2
Nessun trofeo: 1000 monete
Bronzo: 1 bollino d'argento, 1 chiodo del granaio, 5 guanti dorati
Argento: 2 bollini d'oro, 2 lucchetti, 10 chiavi, spilla Tutte le miniere
Oro: aiutante permanente Fior Carissa, o vinci l'oro in entrambe le fasi per ottenere Fior Cherie
Potenziamento classifica
Puoi ottenere altri punti foglia usando il potenziamento classifica! Una volta attivati, i potenziamenti durano 1 ora. Puoi selezionarne solo uno per volta.
Potenziamento classifica d'argento: ti aiuta a ottenere il 50% di punti in più.
Potenziamento classifica d'oro: ti aiuta a ottenere il 100% di punti in più.
Potenziamento classifica di diamante: ti aiuta a ottenere il 200% di punti in più.
Realizza ordini per ottenere punti foglia per l'evento Fiori e felicità.
Scala le posizioni in classifica completando il maggior numero di ordini possibili per guadagnare più punti!
Bonus annaffiatoio
Il bonus dell'innaffiatoio è una ricompensa misteriosa che puoi ottenere accumulando punti foglia extra! Completa gli ordini per riempire la barra!
Una volta riempito, riceverai ricompense misteriose!
Pass evento Fiori e felicità
Sfrutta il pass dell'evento Fiori e felicità per raddoppiare le tue ricompense quando vinci un trofeo d'argento o di bronzo in una delle due fasi.
Se vinci un trofeo d'oro in entrambe le fasi, ottieni anche l'aiutante temporanea Stella l'ottimista per 21 giorni!
Luogo di interesse temporaneo: capanno da giardinaggio
Il capanno da giardinaggio è un'area temporanea dove puoi ottenere gli oggetti evento necessari a ogni ricetta.
Aiutanti temporanei: Ella Cesoia, Eddie Cesoia ed Elsa Cesoia
Puoi acquistare Ella Cesoia e/o Eddie Cesoia e/o Elsa Cesoia come aiutanti affinché ti diano una mano a completare l'evento Fiori e felicità. Avrai maggiori probabilità di trovare oggetti evento rari usando questi aiutanti.
Nota: si tratta di aiutanti temporanei, pertanto resteranno in fattoria solo per la durata dell'evento. Reclutali il prima possibile per avere il massimo dei vantaggi!
Nuovi oggetti e dove trovarli
Fase 1
Lamponi - Capanno da giardino, radura, vecchio mulino, pollo da premio
Fase 2
Cuoio pregiato- Capanno da giardino, radura, baia, miniera, cavallo e capra da premio
Fase 3
Garofani rosa - Capanno da giardinaggio, radura, laghetto, baia e capra da premio
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Saint Seiya Scorpio Milo 1/10 statue Da Iron Studios arriva la nuova imperdibile ed attesissima statua dedicata al mondo dei Saint Seiya: ecco Milo dello Scorpione, uno dei più amati cavalieri d'oro, col suo look classico La celebre saga manga-anime creata da Masami Kurumada negli anni 80 prosegue vita in questa linea di statue in resina scala 1/10 destinata a proporre tutti i più noti character della saga. L'alta qualità della scultura e della pittura nonchè i dettagli accuratissimi rendono questo oggetto un vero must per tutti fan della serie Data prevista di arrivo: Ottobre 2025 Eventuali ritardi sono indipendenti da Zettai Store ma dall'arrivo fisico dell'oggetto presso il fornitore.
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Francesca Lina: “Sempre con me”

La giovanissima cantante e ballerina ligure esce con un singolo che affronta la tematica del lutto e del vuoto che lascia la perdita di una persona amata
Il brano “Sempre con me” tratta della significativa perdita della nonna paterna della giovane artista che ha lasciato in lei un incolmabile vuoto. La sofferenza è legata però alla speranza che il ricordo di quell’amore rimanga solido anche dinanzi agli avvenimenti incontrollabili che la vita ci pone come “ostacoli”. Il titolo del brano ha un significato molto importante per Francesca, in quanto questa espressione si riferisce all’ultimo dialogo avuto con la nonna: “vai, tranquilla, tanto so che comunque vada tu sarai sempre con me”. Dopo quest’ultimo incontro, Francesca Lina si è ritrovata a cantare per la nonna, come era solita fare, ma questa volta al suo funerale, laddove qualche giorno prima stava stringendo le sue mani consapevole che sarebbe stata l’ultima volta.
«La morte separa i corpi, ma se due anime sono destinate ad essere legate per sempre, non vi è forza che si potrà mai opporre ad esse.» Francesca Lina
Il mix e il master sono stati effettuati al Luke Studio di Toirano, mentre gli autori ed arrangiatori del brano sono Luca Ghiglino ed Enrico Valente.
Nata il 17 agosto 2008 a Savona la giovane Francesca Lina Valente è residente a Loano. Cantante, ballerina e attrice, studia Canto Lirico e Pop presso il Liceo Musicale Giordano Bruno di Albenga, nel 2024 ha frequentato la scuola di canto My Voice della Maestra Maya Forgione di Genova e uno stage con il Maestro Francesco Rapaccioli ad Imperia. Ha partecipato al primo album (ancora inedito ed in uscita il 5 aprile 2025) di AltermagicA Music Art Ensemble come solista e corista duettando tra l’altro nel brano “Magic Power” con Svetlana Bliznakova (Sevi Band, gruppo candidato al Grammy Awards 2025) presentato live al Festival Internazionale di Loano 2024. Ha superato tutte le selezioni partecipando alla semifinale di “Una voce per San Marino Eurovision Contest”, unica sedicenne su oltre 1200 partecipanti da tutta Europa. Nel 2019 si aggiudica la medaglia d'oro in danza classica e argento per danza moderna/contemporaneo gruppo ai Campionati Nazionali di Rimini (CONI/FIDS). Selezionata personalmente nel giugno 2021 dalla direttrice della scala di Milano Annamaria Prina partecipa al primo Memorial Carla Fracci al Teatro Coccia di Novara. Intraprende nel 2022 un percorso di studio del metodo cubano della danza classica con la maestra Dounia Vera Hernandez. Il 23 novembre 2022 partecipa con successo alle audizioni per la Joffrey Ballet School New York e Miami passando sia nella categoria danza classica che moderna. Selezionata da Susanna Beltrami a novembre 2023 partecipa con successo all’audizione di una settimana all’accademia Dance House di Milano. Con la scuola di danza Ninart Academy di Anna Buse’ partecipa, con grandi soddisfazioni a vari concorsi internazionali dove vince borse di studio per accademie come Move On e Mas di Milano, CV Ballet Contemporary Company in Roma, Union Dance Summer Camp ed Expo Danza in Parigi. Selezionata da Matteo Addino, direttore artistico della Naima Academy, passa l’audizione per “FreeK Musical” come ballerina, corista e attrice, va in scena al teatro Nazionale di Milano a maggio 2024 dove “Freek Musical” viene considerato dalla critica “Miglior Musical dell’anno”. Partecipa al concorso internazionale “danza in fiera 2024” di Firenze dove vince due borse di studio con l’accademia Moma Studios di Milano. In ultimo viene selezionata dal Maestro Daniele Ziglioli per il suo nuovo lavoro teatrale in Milano, “Theater Box Project” 2025. Attualmente è impegnata in studio nella realizzazione del suo primo album, mentre il 21 febbraio 2025 esce il suo singolo “Sempre con me”.
Etichetta: AltermagicA Music Art Ensemble
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Entrevista com o Maestro Tullio Colacioppo, 18/março/2017
Entrevista com o Maestro Tullio Colacioppo: link.
Homenagem dos sobrinhos ao Maestro Tullio Colacioppo que faleceu em 11/fevereiro/2024 aos 89 anos. Especialista brasileiro em óperas, o renomado maestro, que dirigiu a orquestra do Theatro Municipal de São Paulo durante 43 anos, de 1961 até 2004, ainda percorria o mundo apresentando sua arte, encantando plateias e formando outros tantos profissionais ao redor do globo. Por isso mesmo, sonha com o dia em que o Brasil valorizará mais a formação e as apresentações de músicas clássicas. Para ele, há bons profissionais no país, mas ainda são muito poucos. "Os poucos que existem são ótimos, mas precisaria multiplicar esse número por 20 mil", exemplifica. O maestro relembrou sua trajetória na música, que acabaram levando-o às óperas, que já regeu em cerca de 180 países. "Sou regente especialista em ópera", informa orgulhoso o homem que começou ainda jovem a tocar instrumentos, mas acabou na regência por um golpe do destino. "Comecei no piano com seis anos, aos doze comecei a tocar violoncelo, mas aos quinze anos perdi as pontas do dedo em um acidente", conta. Como não conseguiria mais tocar violoncelo, para incentivá-lo, o pai pediu para concluir o curso de música e aprendesse clarinete, instrumento que seria possível após o acidente. "Isso me deu uma formação em instrumentos de arco e sopro, e acabei desenvolvendo mais a parte teórica, composição e regência", lembra. Ainda muito jovem começou a colher os frutos dos estudos e venceu importantes concursos como um para reger no Municipal, e também foi convidado para se aperfeiçoar em Roma, na Itália, convivendo e aprendendo com importantes nomes como Goffredo Petrassi, Fernando Previtali e Tullio Serafin, com quem trabalhou na Ópera de Roma. "Peguei grande experiência em ópera", reconhece. A experiência na Itália foi o grande divisor de águas da vida do maestro, que se especializou em ópera. E quando voltou ao Brasil, mesmo à frente da Orquestra Sinfônica do Theatro Municipal de São Paulo por mais de quatro décadas, viajou o mundo regendo óperas. "Nesse tempo, regi em 173 países. Quarenta músicas do grande repertório sinfônico estão sob meus domínios", orgulha-se o maestro paulistano, que começou como assistente e ministra masterclass de regência de obras de Stravinsky, Strauss, mundo afora. Mas não é de se espantar com o currículo e com os feitos do maestro que para chegar a tal nível de excelência, tem uma dedicação exclusiva: passa 800 horas estudando ópera e antes de reger são 600 horas de ensaio, ao todo são 1.400 horas de dedicação do maestro para reger "de cor", títulos de compositores famosos como Puccini, Verdi, Donizetti, Bellini, Rossini, Carlos Gomes, Wagner, Mozart, entre outros. Em 1977 o melhor regente do ano em São Paulo na Associação paulista de críticos de arte com a obra Carmina Burana e em 1983 prêmio Etna d'oro regendo Madama Butterfly no Alla Scala de Milão.
Revista Concerto
Outra entrevista com Tullio Colacioppo
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SPOILER: la reazione di Freddie nel 1987 è l'occasione d'oro per depistare le indagini sulle adozioni illegali. E se fosse stato lui a commissionare l'omicidio di Beniamino La Scala facendolo sembrare un incidente, per vendicarsi del virus che lo stesso Benny gli aveva dato? Ma a quel tempo l'unico HIV conosciuto portava a morte certa, come poteva Freddie accogliere volentieri HIV di Bugliano? In quelle condizioni, avrebbe perso la testa chiunque! #spoiler #mondopositivo #fantasia #bugliano
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La FAO: storia e simbolo
La FAO, acronimo di Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura, è un'agenzia delle Nazioni Unite dedicata a questioni legate all'alimentazione, all'agricoltura e allo sviluppo rurale. Fondata il 16 ottobre 1945, la FAO è divenuta un'organizzazione di riferimento a livello globale per la promozione della sicurezza alimentare, la lotta contro la fame e la sostenibilità agricola. In questo articolo, esploreremo la storia e il simbolo della FAO, analizzando il suo ruolo chiave nella tutela del diritto a un cibo sufficiente e di qualità per tutti. Storia della FAO La storia della FAO inizia alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Nel 1943, il Presidente degli Stati Uniti Franklin D. Roosevelt tenne una conferenza sull'alimentazione e l'agricoltura a Hot Springs, in Arkansas, in cui venne esposta la necessità di un'organizzazione internazionale per affrontare le questioni legate all'alimentazione e all'agricoltura in un mondo ancora segnato dalle carestie e dalla fame. Questa idea prese forma nel 1945, quando 44 paesi si riunirono a Quebec, in Canada, per creare la FAO. La FAO è diventata operativa il 16 ottobre 1945, con l'obiettivo di alleviare la fame e la malnutrizione, promuovere la crescita economica nelle zone rurali e sostenere lo sviluppo sostenibile dell'agricoltura. La sua sede centrale è a Roma, Italia, una scelta simbolica in quanto l'Italia era uno dei paesi che aveva sofferto di gravi carestie durante la guerra e aveva bisogno di un nuovo inizio nella produzione alimentare. Nel corso degli anni, la FAO ha lavorato per raggiungere una serie di obiettivi ambiziosi, tra cui l'eliminazione della fame, la promozione dell'agricoltura sostenibile e la riduzione della povertà rurale. Ha svolto un ruolo chiave nella promozione della sicurezza alimentare a livello globale, coordinando sforzi, fornendo assistenza tecnica ai paesi in via di sviluppo e conducendo ricerche per migliorare la produzione alimentare. Il Simbolo della FAO Il simbolo della FAO è noto come "il simbolo dell'aratro e delle spighe". Questo emblema incarna il mandato e la missione dell'organizzazione. Raffigura un aratro d'oro posto su uno sfondo azzurro, circondato da due spighe di grano dorate. Il simbolo è un'icona riconoscibile a livello mondiale che rappresenta l'impegno della FAO per l'agricoltura e l'alimentazione. - L'aratro simboleggia il lavoro dei contadini e l'importanza dell'agricoltura nel fornire cibo per l'umanità. L'uso dell'oro per raffigurare l'aratro è un segno di rispetto per il duro lavoro dei contadini. - Le spighe di grano rappresentano le coltivazioni di base che costituiscono la base dell'alimentazione umana. Il grano è uno dei cereali più coltivati al mondo ed è una fonte essenziale di cibo per molte persone. - Il colore azzurro dello sfondo simboleggia il cielo, l'acqua e la pace, richiamando l'idea di un mondo in cui la fame e la malnutrizione sono debellate. Questo simbolo è un richiamo costante alla missione della FAO di garantire che l'agricoltura sia sostenibile e che il cibo sia disponibile in quantità sufficienti per tutti, senza compromettere le risorse naturali del pianeta. Il ruolo dell'organizzazione La FAO ha svolto un ruolo fondamentale soprattutto nella promozione della sicurezza alimentare e nella lotta contro la fame nel mondo. La sua storia è una testimonianza dell'importanza di affrontare le sfide legate all'alimentazione e all'agricoltura su scala globale. Il suo simbolo, con l'aratro e le spighe, incarna soprattutto l'impegno dell'organizzazione a garantire che tutti abbiano accesso a cibo di alta qualità e che l'agricoltura sia sostenibile per le generazioni future. La FAO rappresenta un faro di speranza nella ricerca di un mondo in cui la fame non sia più una realtà. Read the full article
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Must-See Places in Venice, Italy
Venice, Italy, is a city known for its romantic canals, historic architecture, and rich cultural heritage. There are many must-see places in Venice that offer a glimpse into the city's unique charm and history. Here are some of the top attractions:
St. Mark's Basilica (Basilica di San Marco): This stunning cathedral is a masterpiece of Byzantine architecture. Admire its intricate mosaics, grand domes, and the famous Pala d'Oro, a golden altarpiece.
St. Mark's Square (Piazza San Marco): The main square of Venice is surrounded by historic buildings, including the Doge's Palace and the Campanile (bell tower). It's a great place to people-watch and enjoy outdoor cafes.
Doge's Palace (Palazzo Ducale): Explore the opulent Doge's Palace, which once served as the political and administrative center of Venice. You can visit the grand halls, prison cells, and the famous Bridge of Sighs.
Rialto Bridge (Ponte di Rialto): This iconic bridge spans the Grand Canal and offers fantastic views of Venice. The surrounding area has many shops, markets, and restaurants.
Grand Canal (Canal Grande): Take a vaporetto (water bus) ride along the Grand Canal to admire the picturesque palaces, churches, and bridges that line this main waterway.
Murano, Burano, and Torcello Islands: These nearby islands offer a break from the crowds and a chance to explore Venetian craftsmanship. Murano is famous for its glassblowing, Burano for lace-making, and Torcello for its historic churches.
Peggy Guggenheim Collection: Art enthusiasts should visit this modern art museum housed in Peggy Guggenheim's former residence. It features works by Picasso, Pollock, and many other influential artists.
Venice Biennale: If you're visiting during the Biennale, one of the world's most prestigious art exhibitions, make sure to explore the various pavilions showcasing contemporary art from around the globe.
Rialto Market: For a taste of local life, visit the Rialto Market in the morning. It's a bustling food market where you can sample fresh produce and seafood.
Gondola Ride: While it can be touristy, taking a gondola ride through the narrow canals of Venice is a quintessential experience. Consider a shared ride to reduce costs.
Basilica di Santa Maria della Salute: This beautiful baroque church stands at the entrance to the Grand Canal and offers a stunning view of the city from its steps.
Jewish Ghetto: Explore the historic Jewish Ghetto, the first of its kind in the world. You can visit the Jewish Museum and sample traditional Jewish-Italian cuisine.
Scala Contarini del Bovolo: This lesser-known gem features a spiral staircase that offers panoramic views of Venice. It's a hidden architectural delight.
Ca' Rezzonico: A beautifully restored palace-turned-museum, Ca' Rezzonico showcases Venetian art and culture, including furnishings and period rooms.
Teatro La Fenice: If you appreciate opera and classical music, try to catch a performance at the renowned Teatro La Fenice, one of Italy's most famous opera houses.
Venice is a city that rewards exploration, so don't be afraid to wander its winding streets and discover your own hidden gems. Additionally, be sure to try some local Venetian dishes and enjoy the unique atmosphere of this magical city.
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